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La nostra struttura si avvale delle competenze e professionalità del Dott.  Osteopata Colella Dino, laureato  nell’anno 2014 presso la scuola di osteopatia A.T.S.A.I. (A.T. Still Academy Italia), la cui didattica proposta aderisce ai criteri formativi stabiliti dal R.O.I. (Registro degli Osteopati d’Italia).

L’osteopatia è una medicina olistica non convenzionale che utilizza le sole mani come strumento di diagnosi e cura. Essa attraverso piccoli aggiustamenti (manipolazioni) stimola le proprietà auto-guaritrici del corpo.

L’osteopatia è anche un cammino verso l’apertura e lo sviluppo della consapevolezza personale. I tessuti, silenziosi custodi della memoria del corpo, annunciano senza far rumore, ma in maniera eloquente, uno squilibrio che la mano dell’osteopata, intesa come fonte di sensibilità e strumento di diagnosi e cura, tenta di percepire e modificare. La comunicazione con i tessuti rappresenta anche il fondamento per avviare e stimolare lo sviluppo corporeo, psichico e spirituale durante la cura di un paziente

I PRINCIPI DELL’OSTEOPATIA

AUTOREGOLAZIONE

È il primo principio. La vita, oltre ad avere un potere straordinario di perpetuarsi nel tempo e di riprodursi, ha anche la capacità o il potenziale di auto-proteggersi contro vari tipi di aggressioni. Deve inoltre, equilibrare le diverse costanti che testimoniano l’intensa attività chiamata vita. Si tratta del cosiddetto fenomeno di omeostasi: esso permette, fra tante variabili, di regolare la temperatura o di equilibrare la pressione arteriosa, di garantire un metabolismo equilibrato ecc

Relativamente a questo principio, definito anche principio di autoguarigione, Still afferma che il corpo contiene in se stesso tutti i mezzi necessari ad eliminare e prevenire le malattie. Ciò accade, a condizione che i sistemi di autoregolazione siano liberi di funzionare correttamente, che non si abbia cioè alcun ostacolo sulle vie della nutrizione tissulare e dell’eliminazione delle scorie.

L’UNITA’ DEL CORPO

L’idea che il corpo sia un’unità è manifestata dal fatto che, nello stato di salute, tutte le parti funzionano in equilibrio nel contesto dell’intero organismo. L’individuo è visto nella sua globalità cioè un sistema composto da muscoli, strutture scheletriche e organi interni, che trovano il loro collegamento nei centri nervosi della colonna vertebrale.

L’osteopata impara a riconoscere che il corpo di ogni paziente interagisce con il piano emotivo e mentale e che il sintomo non è che un effetto, del quale si deve ricercare la causa: essa può, in alcuni casi, essere lontana dal luogo di manifestazione.

LA STRUTTURA GOVERNA LA FUNZIONE

La perfezione di ogni funzione è legata alla perfezione della struttura portante: se tale equilibrio è alterato, ci si trova di fronte a una disfunzione osteopatica, caratterizzata da una zona corporea in cui è andata persa la corretta mobilità. L’organismo reagirà a tale disequilibrio, creando delle zone di compenso e di adattamenti corporei non favorevoli al benessere generale dell’organismo. Tale adattamento è dovuto anche all’influenza che un’alterazione strutturale può avere sulla fascia o sul tessuto connettivale. Tutto ciò provoca una conseguente alterazione della funzionalità organica, ormonale, psicologica e immunologica di tutto il corpo.

L’ARTERIA E’ ASSOLUTA

Uno stato di salute ottimale, passa attraverso una buona circolazione dei liquidi corporei: i sistemi arterioso, venoso e linfatico devono adempiere alle loro funzioni di scambio ed impedire ogni accumulo di scorie.

LA VITA E’ MOVIMENTO

Questa metafora spiega gli obiettivi e le basi del pensiero e del trattamento osteopatico. Se l’osteopata riesce a migliorare il movimento e l’elasticità dei tessuti nella loro interazione, crea i presupposti per una vita sana